Oggi vi raccontiamo la particolare storia di Ana Beatriz, una donna che, dopo una diagnosi
di cancro in gravidanza, ha lottato e ha sconfitto la terribile malattia.
È una storia di coraggio, di amore e di grandissima forza di volontà che, per fortuna, si è conclusa nel migliore dei modi. Vediamo insieme che cosa è successo.
La storia di Ana Beatriz e la sua decisione dopo la diagnosi di cancro in gravidanza
La protagonista di questa vicenda è Ana Beatriz, una donna brasiliana di 34 anni. Ana è una madre di due bambini, Matheus, un bambino di 11 anni e Daniel, un bambino di quasi due anni.
Quando Ana scopre di essere incinta per la terza volta, Daniel ha appena 7 mesi. Una gioia incontenibile la sua dal momento che, il terzo figlio, era voluto e cercato.
Dopo i primi due mesi di gravidanza, però, arriva la terribile notizia. Ana Beatriz è malata di cancro al seno. La diagnosi è arrivata dopo che Daniel non voleva più essere allattato. La donna ha così sentito una strana pallina e ha deciso di farsi controllare.
Subito dopo aver scoperto di avere il cancro in gravidanza, i medici le hanno consigliato di abortire. Non solo il bambino non sarebbe mai nato, ma una gravidanza durante le cure avrebbe rischiato di compromettere anche la sua salute.
Insomma, secondo i medici, se non avesse abortito, sarebbero morti entrambi. La donna, però, ha deciso di avere fede e non ha voluto abortire. Voleva combattere per lei e per quel bambino che stava crescendo dentro di lei.
E, alla fine, ha avuto ragione. Il cancro è stato sconfitto e dopo i classici 9 mesi di gravidanza è nata la sua terza bambina, Louise, in perfetta salute.
La donna ha dichiarato di essersi sempre controllata perché sua nonna era morta molto giovane proprio di tumore. Ha smesso di fare i controlli dopo la nascita del suo primo figlio.
Secondo lei, se allora avesse fatto qualche controllo, probabilmente le avrebbero detto del cancro e lei avrebbe optato per la rimozione delle ovaie. In questo modo, dunque, non avrebbe mai avuto gli altri suoi due figli.
Le donne che sanno amare talmente tanto i propri figli da avere questo coraggio ci sono. E credo siano molte. Io da medico rianimatore ho visto uno di questi casi. Una donna giovane. Stesso problema. Ma un melanoma. Rifiutò le cure e facemmo il cesareo a 30 settimane dopo aver dato farmaci per sviluppare gli alveoli polmonari. Lei si svegliò. Il tempo di vedere e baciare il suo bimbo. Poi entrò in coma.
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