La nostra vita quotidiana, letteralmente, non si svolge più a misura d’uomo, ma a misura di un elemento onnipresente e inafferrabile: la velocità, che ci impone i suoi ritmi nostro malgrado.
Tutto e subito, tutto in una volta, è questo il leiv motive nel quale viviamo.
Non è un caso che si parli con sempre maggiore frequenza di burnout, cioè uno stato di totale sfinimento, non ancora classificato come malattia vera e propria, ma come anticamera di patologie fisiche o psichiche.
Una delle caratteristiche di questo stato viene inquadrata come ” incapacità/sfinimento emotivo”, cioè quella condizione psicologica derivante dai continui doveri e dalla impossibilità di ritagliarsi tempo per relazioni sociali non impegnative.
Diventa sempre più difficile per tanti di noi, avere del tempo libero durante il giorno.
Tutto è così scorrevole, così urgente, che le persone non hanno più tempo per godersi un hobby, un’amicizia, per non fare assolutamente nulla, solo per il piacere di condividere momenti di relax.
Solitamente le persone sempre impegnate, quelle per intenderci a rischio burnout, hanno sempre la scusa pronta: il lavoro che gratifica, la palestra a cui non si può rinunciare, e poi l’apericena perchè non si possono perdere alcuni appuntamenti.
Quello che suggeriscono gli esperti è invece esattamente l’opposto:
prendersi tempo, sgombrare la mente, concedersi il lusso di un caffè, o di una birra, magari lontano dalla folla, con un amico/a.
Per il gusto ed il piacere di rilassarsi totalmente.
Momenti nei quali lavoro, impegni, carichi, devono essere banditi totalmente.
Spazio quindi, a qualche risata, a qualche ricordo, a pensieri sgombri dal peso della quotidianità.
Il gusto, oltre quello del caffè, bisogna trovarlo sorseggiando qualche istante di calma, di tempo libero, di mente libera.
Il mondo di oggi è completamente automatizzato e se ciò ha permesso di risparmiare tempo per attività un tempo più impegnative, dall’altro rende le persone come automi, davanti a pc o cellulari, sempre con il cervello e l’attenzione puntati al massimo.
Quello che un tempo veniva scambiato come ozio, indolenza, cioè il non fare nulla oltre la ricerca di momenti di autentica convivialità, è oggi un lusso.
Un lusso necessario per la salvaguardia della nostra salute fisica e mentale.
Un lusso che, fortunatamente, non costa. Basta volerselo concedere.
Nel 1987 alcuni ricercatori dell’Università del Maryland, scoprirono una cosa che, in seguito, divenne oggetto di indagini e conseguenti conferme.
L’allegria è il migliore antidoto allo stress, alle depressioni e a tutti i disturbi ad essi imputabili. Fecero uno studio su un campione di pazienti ai quali fecero vedere programmi e commedie comiche.
I benefici non solo a livello di umore, ma anche fisici, lasciarono i ricercatori a bocca aperta.
In seguito altre verifiche avvalorarono la conclusione che un tempo di risate e di leggerezza, in un contesto pieno di impegni e doveri, è un vero e proprio toccasana.
Quindi, cosa c’è di meglio di una pausa caffè, colorita con qualche risata e qualche buon amico?
Crediamo nulla di meglio ed è una pratica che va assolutamente ristabilita nel nostro stile di vita.
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