È allarme in Cina dopo che un bambino di tre anni ha contratto la peste bubbonica.
L'epidemia di manzoniana memoria torna in concomitanza con il coronavirus e in piena emergenza sanitaria. Negli ultimi sette mesi l'autore de "I Promessi Sposi" è stato scomodato molto spesso, ma ora la citazione è inevitabile. Nella contea di Menghai, nello Yunnan, un bambino di tre anni è risultato positivo al bacillo della più spaventosa e letteraria delle malattie.
Come riporta un comunicato apparso sul portale internet delle autorità amministrative, la Contea ha dichiarato lo stato di emergenza di livello 4. «Sul posto è stato istituito un team professionale di esperti per eseguire ispezioni e quarantena e per attuare l'isolamento e la diagnosi dei pazienti sospetti e varie attività di prevenzione e controllo epidemico», sono le dichiarazioni delle autorità locali riportate dai media.
Si è riusciti a risalire al contagio attraverso uno screening nazionale scattato dopo il rinvenimento di tre ratti morti. Nella vicina Mongolia sono stati segnalati di recente 22 casi, di cui sei confermati. Nello Yunnan si parla di altri casi, ma non c'è nulla di ufficiale. Il bambino contagiato avrebbe manifestato sintomi lievi.
La peste bubbonica è la forma di peste più comune e si manifesta in seguito alla puntura di pulci infette o attraverso il contatto tra la pelle esposta e materiali infetti. Tra i sintomi ci sono febbre, mal di testa, debolezza e ila comparsa di bubboni, ingrossamenti delle ghiandole linfatiche. Il contagio tra persone è più difficile, ma la storia parla di "lockdown" e misure atte a contrastarne la diffusione.
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