Per l’uomo, che non può essere nominato per motivi legali, si sono aperte le porte del carcere quest’oggi, mercoledì 14 ottobre, dopo essersi dichiarato colpevole di otto capi di imputazione per “trattamenti indecenti” nei confronti delle ragazze. Le figlie sono state abusate dall’età di 5 fino ai 13 anni.
Una delle vittime ha detto che l’uomo, che ha 63 anni e viene dal Queensland, in Australia, l’ha condannata ad una vita “piena di dolore, rabbia, tristezza, disprezzo per se stessa, paura, sfiducia e odio”.
“Ma ciò che fa più male è la perdita di un padre, che non avrò mai più. Papà, perché, perché mi hai fatto questo, perchè hai fatto ciò alla tua bambina?”, ha poi aggiunto la figlia del pedofilo.
Come riportato dal Daily Star Online, un’altra figlia ha detto in tribunale che l’uomo le ha portato via l’innocenza, la dignità e l’autostima.
“Un’infanzia dovrebbe essere piena di felicità, divertimento e ricordi amorevoli”, ha detto ai giudici durante il processo. “Sfortunatamente per me non è stato così. Si trattava di paura, dolore, rabbia, senza sapere quando gli abusi sarebbero finiti”.
Le violenze sessuali si sono verificate nell’arco di cinque anni, a partire dal 1984, quando la madre delle ragazze andava regolarmente a lavoro seguendo dei turni.
Le ragazze si fecero coraggio e rivelarono tutto alla madre solo cinque anni più tardi, nel 1989. Le aggressioni son state denunciate per la prima volta alla polizia nel 1991, ma il padre è stato accusato solo nel dicembre 2018.
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