Ucciso dal compagno della madre sotto gli occhi della donna che non ha fatto nulla.
Così è morto Keigan O'Brien, quattro giorni dopo il suo secondo compleanno, a causa di un grave trauma cranico dovuto alle percosse del compagno di sua madre Sarah. Ora per il piccolo è arrivata giustizia e la coppia è stata condannata.
Martin Currie, 36 anni, è stato dichiarato colpevole di omicidio dopo aver picchiato a morte il bambino. Le analisi hanno mostato che Keigan aveva diverse fratture, costole rotte e un gravissimo trauma cranico che gli sarebbe stato fatale. Secondo la ricostruzione dei fatti mentre veniva picchiato a morte nella sua casa a Sheffield, nel Regno Unito, la mamma, Sarah O'Brien, 33 anni, era presente ma non avrebbe mosso un dito per salvarlo, come riporta anche la stampa locale.
Il piccolo sarebbe stato picchiato e insultato da mesi, fino a quando non è stato portato in ospedale in condizioni disperate. Subito è scattata le denuncia per percosse, le indagini poi hanno confermato la responsabilità della coppia. Prima di chiamare i medici i due avrebbero cercato su Google i sintomi del piccolo agonizzante. Poi, una volta in pronto soccorso, la mamma e il compagno hanno detto ai medici di aver scoperto che Keigan non respirava nel suo lettino e giustificavano il trauma cranico con una botta contro il muro o il pavimento. La donna è stata condannata per aver causato la morte di un bambino e per crudeltà sui minori. Currie è stato giudicato colpevole di omicidio e crudeltà sui minori.
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