La babysitter picchia a morte la bambina di cui si sarebbe dovuta prendere cura.
Kirstie Hannah Flood, 29 anni, ha ucciso di botte una bambina di 2 anni alla quale avrebbe dovuto badare durante l'assenza dei genitori. La donna prima di picchiare la bambina ha fatto una ricerca sul web ed è stato proprio Google ad incastrarla. Dopo che la bimba è stata portata in ospedale sono scattate le indagini. La donna ha detto ai medici che la piccola aveva sbattuto la testa mentre giocava sullo scivolo ma dalle analisi sul corpo è emerso che aveva diversi traumi: il suo cranio era fratturato e aveva lesioni devastanti al fegato, alla milza e al colon, ferite non compatibili con l'incidente raccontato dalla babysitter. Purtroppo la piccola è morta all'ospedale Children’s Healthcare di Atlanta in Georgia a causa delle ferite riportate, senza che i dottori potessero fare nulla.
Durante le indagini la polizia ha scoperto che la babysitter aveva cercato su Google "l'urgenza di picchiare un bambino che non è tuo" poco prima che la bambina fosse portata in ospedale. La 29enne è stata accusata di omicidio e arrestata in attesa del processo. Tutta la famiglia è sconvolta per l'accaduto, come riporta anche il Mirror la mamma conosceva la Flood da 5 anni e si fidava ciecamente di lei.
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