Sul caso di Denise Pipitone crescono le polemiche, soprattutto in merito al test del DNA.
Marina Baldi, intervistata dall’agenzia Dire in merito agli ultimi sviluppi della vicenda che riguarda Denise Pipitone, parla di cosa sta succedendo in questi giorni a Mosca. Tutta l'attenzione è nuovamente rivolta alla scomparsa della piccola avvenuta nel 2004 da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, dopo che una ragazza russa, Olesya Rostova, nei giorni scorsi ha lanciato un appello in tv a Mosca per trovare la sua mamma dopo essersi smarrita da piccola. «Sono incaricata di comparare il Dna di Denise Pipitone con quello di Olesya Rostova, ma siamo ancora in attesa che dalla Russia ci mandino il gruppo sanguigno della ragazza. Al momento né io né l’avvocato Giacomo Frazzitta abbiamo informazioni. Questo è un dato di fatto». La genetista che si occuperà di comparare il DNA in Italia spiega che Mosca sta opponendo delle resistenze e non sta fornendo i dati i campioni necessari.
«Olesya dopo aver fatto l’annuncio in televisione è stata ‘blindata‘- prosegue Baldi- quindi non ci si puo’ parlare e bisogna soltanto aspettare che le autorità russe decidano come muoversi», aggiunge, dicendo anche di andare molto cauti sugli scoop televisivi facendo riferimento a quello di Pomeriggio 5: «Non è una novità che Olesya non sia figlia di una nomade, magari potrebbe essere figlia di un’altra famiglia russa, ma non credo che siano riusciti a fare così velocemente un test sull’etnia».
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