Il caso della piccola Denise Pipitone potrebbe essere a un passo dalla risoluzione. È in corso il test del DNA che potrebbe spiegare se la ragazza russa Olesya Rostova sia realmente la figlia di Piera Maggio che cerca ormai la sua Denise da 17 anni. I risultati del test verranno dati domani in diretta dalla tv russa, ma la Maggio si è detta non convinta delle modalità con cui vengono effettuati i test.
«Non condividiamo le modalità ma comunque vada noi andremo sempre avanti», ha detto la donna che non ha mai perso la speranza e continua a non perderla. Sulla sua pagina Facebook la madre spiega: «Anche se non condivise le modalità, rimaniamo in attesa dei risultati...Cautamente speranzosi. RINGRAZIAMO di cuore tutti coloro che in questo momento ci sono vicini. Comunque vada noi andremo sempre avanti».
Non fa sapere però il tipo di modalità che non vengono condivise. La famiglia Pipitone resta comunque cauta. La piccola Denise è scomparsa da Mazzara del Vallo nel 2005 quando aveva solo 5 anni. Da allora la donna sta cercando la sua bambina, dopo aver ricevuto anche molte delusioni, per questo resta con i piedi per terra e non vuole lasciarsi travolgere dalle emozioni.
Intanto il legale di Piera Maggio ha fatto sapere che dopo i risultati del test, nel caso in cui dovessero essere positivi, si passerà a una fase successiva. I risultati non daranno quindi la risposta tanto attesa dalla famiglia, non almeno con questa facilità: «Siamo in attesa di avere il gruppo sanguigno ed è questo lo step preliminare all'eventuale valutazione della sequenza del Dna di Olesya per verificarne la compatibilità con quello di Denise Pipitone».
Per motivi di privacy verranno dati prima alla 20enne russa i risultati e poi si procederà per step successivi: «È chiaro che qualora il gruppo sanguigno dovesse essere identico o comunque compatibile con Denise noi proseguiremo altrimenti, come è capitato tante altre volte, ci fermeremo e aspetteremo la prossima segnalazione».
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