Un testimone oculare che racconta di avere visto Denise Pipitone in un momento successivo al rapimento avvenuto il primo settembre del 2004.
È un anonimo bene informato colui che ha scritto al legale di Piera Maggio, l’avvocato Giacomo Frazzitta.L’anonimo dice di avere visto la piccola dopo la sua scomparsa, ma nell’immediatezza dei fatti, assieme a persone su cui finora non si è indagato. Ci sono particolari inediti. Uno di essi sarebbe già stato riscontrato.
Che l’avvocato Frazzitta coltivi più di una speranza si intuisce dalle sue parole: “Ho ricevuto questo pomeriggio una lettera anonima (ha detto ieri a “Chi l’ha visto'”), come tante altre in passato, che conteneva però alcuni elementi di novità che non erano stati riferiti mediaticamente”.
E lancia un appello: “A questa persona, che ringrazio per il suo senso civico, chiedo di potersi mettere in contatto con me assicurando la massima riservatezza”.
Un testimone oculare, dunque. Qualcuno che sa qualcosa che può conoscere soltanto perché lo avrebbe visto con i suo occhi. Qualcuno che ha deciso di togliersi un peso dopo diciassette anni. Il fatto che racconta è avvenuto a Mazara del Vallo.
E le persone di cui parla sono entrate in qualche modo nel fascicolo dell’inchiesta che si è via via ingrossato negli anni. Solo che ora il loro ruolo può essere guardate da una prospettiva nuova.
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