Si tratta di una vicenda di cronaca del 2014, avvenuta a Lecco, cui i tabloid britannici hanno dato spazio negli ultimi giorni.
E’ la storia di Edlira Copa, una mamma di origini albanesi di 37 anni che è arrivata a uccidere le proprie tre figlie nel sonno. Dichiaratasi colpevole, ha subito detto “Le ho salvate”. Infatti, dopo essere sopravvissuta a un aborto e a una separazione, aveva paura di non riuscire a farle crescere degnamente e che loro fossero costrette a darsi alla prostituzione.
Le urla giunte in quella drammatica notte di marzo non hanno per niente allarmato i vicini. “Qualche volta litigavano, non mi è sembrato strano”, ha dichiarato uno di loro. A quanto pare la violenza non era una novità a casa delle tre bimbe. Alle sei e venti del mattino, è stata la madre a recarsi da un vicino e chiedere di essere curata mentre il sangue le inondava gli indumenti. In seguito quindi è giunto il 118 – che ha fatto la scoperta dei tre piccoli cadaveri.
La mamma si è subito dichiarata colpevole, aggiungendo a suo discapto: “Sono stata io, ho fatto la cosa giusta, le ho salvate, sarebbero state prostitute”. Dopo la separazione dal marito, la donna aveva paura di non riuscire a mantenere le figlie, così ha deciso di ucciderle.
Adesso, a sette anni dall’accaduto, Eldira sta godendo di un regime di semilibertà (già dal 2019, ad onor del vero) dopo aver completato le cure psichiatriche. L’ex marito ha dichiarato che non la potrà mai perdonare.
Sidny, 3 anni, Keisi, 11 anni e Simona, 13 anni. Sono questi i nomi e le età delle bambine che hanno tragicamente perso la vita per mano della loro stessa madre, in preda a un raptus estremo. Solo Simona, la più grande, ha provato a ribellarsi alla madre, però totalmente invano. Dopo il triplice omicidio, la donna ha provato a togliersi la vita, ma non ci è riuscita. Così è finita per vegliare per oltre 4 ore sui corpi delle figlie, fino all’alba.
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