giovedì 22 luglio 2021

Un bambino felice è rumoroso, allegro, vivace e ribelle


 


Spesso interpretiamo male le caratteristiche dei nostri figli arrivando addirittura ad incolparci di non essere (o essere stati) dei genitori adeguati. 



Il fatto che i bambini siano molto vivaci, irrequieti, rumorosi e ribelli, il più delle volte non c’entra con l’educazione che hanno ricevuto ma piuttosto testimonia il fatto che sono bambini felici.



A volte può essere faticoso trovarsi alle prese con un bambino scatenato, rumoroso e ribelle ma se pensiamo che tutto questo significa che è un essere sano e felice, probabilmente possiamo accettare meglio le conseguenze di tanta energia.



Partiamo dal presupposto che i bambini si trovano in un momento della loro vita in cui tutto è scoperta e sperimentazione. Il fatto che non si fermino mai, dunque, e che siano sempre pieni di entusiasmo è del tutto normale.



Ogni bambino vuole toccare, imparare, esplorare, è di natura curioso e anche rumoroso. Dovremmo cercare quindi il più possibile di non limitarli, anche se ovviamente a noi adulti, soprattutto alla fine di una giornata, non fa particolarmente piacere trovarci tra rumori forti, giochi di ogni genere, chiacchiere infinite e nell’incontenibilità generale.



Probabilmente il problema sta nel fatto che abbiamo dimenticato come eravamo noi da bambini, la nostra infanzia, quell’entusiasmo, la voglia di scoprire cose nuove e la sensazione di avere un’energia infinita che, inevitabilmente, anno dopo anno (chi più chi meno) abbiamo perso.



Ci manca insomma un po’ di empatia verso i bambini e verso quegli anni meravigliosi in cui anche noi, probabilmente, eravamo rumorosi e indisciplinati ma che ora sembrano lontanissimi.


Tutto questo ovviamente non significa che i bambini devono essere lasciati fare ciò che vogliono. Come abbiamo già detto in un precedente articolo, per crescere al meglio hanno bisogno anche di regole e abitudini. 



Siamo sempre più lontani dai bambini che eravamo un tempo al punto che un po’ in tutti i paesi, soprattutto occidentali, si sta diffondendo la cosiddetta “bambino fobia”.



Questa situazione è fatta di diversi risvolti: da una parte le persone mal sopportano il fare entusiasta dei bambini, ad esempio in locali e ristoranti (non a caso nascono sempre più luoghi dove i piccoli non sono bene accetti), dall’altra si pensa che dietro ad un bambino molto energico, e che magari piange spesso, ci siano dei cattivi genitori.



Ci si dimentica quindi di cose fondamentali ovvero che è del tutto normale e sano che i bambini siano entusiasti e caratterizzati da emozioni forti che li fanno ridere sguaiatamente, urlare ma anche dimenarsi e piangere.



Un bambino che piange, ad esempio al ristorante o comunque in un luogo pubblico, attira l’attenzione e il giudizio delle altre persone ma ciò non significa che sia il risultato di una cattiva educazione da parte dei genitori anche se è quello che qualcuno vuole farci credere.



Il pianto tra l’altro è un mezzo di comunicazione naturale per i bambini, che a noi dia fastidio e che tentiamo di arginarlo in tutti i modi, è un altro paio di maniche.



Ogni bambino ha una propria personalità e modo di interagire, è anche una questione di carattere: ci sono quelli più tranquilli e quelli più irrequieti, così come ci sono quelli che dormono e quelli che lo fanno un po’ meno.



Cerchiamo, quindi, di essere maggiormente empatici nei confronti dei bambini o di quei genitori che si trovano alle prese con figli più ribelli ed energici. Lasciamo i piccoli il più possibile correre, gridare, fare rumore, giocare così che avranno maggiori probabilità di essere felici.



Ricordiamoci infine che, nell’età adulta, avranno tutto il tempo di assaporare il piacere del silenzio e la comodità di stare seduti.

1 commento:

  1. Patrizia, .... mi sembra la lettura di come ero io alle elementari e medie, ... incontenibile ed irrequieto all'ennesima potenza, .... come vorrei adesso un pò di quella sana irrequietezza ..... sigh ... sigh .... che ricordi lontani !!

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