Una vita distrutta quella di Marjola Rapaj, la mamma del piccolo Matias, bambino di 10 anni ucciso a Cura di Vetralla in provincia di Viterbo dal padre, il quarantaquattrenne polacco Mirko Tomkow.
Marjola Rapaj, tornata a casa, ha trovato il corpo del figlio Matias senza vita, ucciso con una coltellata alla gola dal padre, il quarantaquattrenne polacco Mirko Tomkow: «Mirko ha distrutto la mia vita - ha confidato la donna a don Dante Daylusan Villanueva, il cappellano dell'ospedale Belcolle di Viterbo dove è ricoverata, come ripotano “La Stampa” e “Il Corriere della Sera” - Con la morte del mio Matias ho perso tutto e la mia vita ora non vale più niente. Lui era lì sul letto con sangue addosso. Sapevo che voleva uccidermi, ero preparata a questo, non a perdere mio figlio. Quando ho visto mio figlio sul letto tutto ricoperto di sangue ho creduto di impazzire. Per quello continuavo a gridare. Gridavo e non riuscivo a smettere. Faccio fatica a credere che Mirko gli abbia fatto tutto quel male. Lui minacciava sempre me di morte. 'Ti brucio con la benzina', mi diceva. Ma mai avrei pensato che uccidesse il nostro bambino", ha aggiunto la donna, che, secondo quanto scritto dal gip, infatti, da anni viveva "in un totale stato di sottomissione psicologica". "Ti ammazzo, tu sei una puttan*, ti dò fuoco con la benzina e poi mi uccido pure io"…».
Il cappellano ha riferito di aver trovato la donna "praticamente a pezzi": «Confido nel fatto che è una donna di fede e spero che questo possa darle un po' di consolazione, ma è veramente molto sofferente e anche incredula per quello che è avvenuto».
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