Il 2022 nasconde molte sorprese per le famiglie: sono in arrivo nuovi bonus per chi ha dei figli a carico, sia minorenni sia maggiorenni.
Anche i giovani potranno ottenere interessanti agevolazioni con il nuovo anno.Come noto, infatti, l’assegno unico andrà a decadere il 31 dicembre 2021 e sarà sostituito dall’assegno universale per i figli a carico. Questo bonus, dal carattere appunto “universale”, andrà a beneficio di tutte le famiglie italiane che hanno un figlio fino a 21 anni a carico.
Ma con l’arrivo del nuovo assegno universale spariranno anche molti altri bonus famiglia: tra questi, il bonus mamma domani, il bonus bebè, il bonus asilo nido (non esattamente!) e gli assegni familiari.
Di contro, altrettanti bonus famiglia sono in arrivo nel 2022! Grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Family Act, nel 2022 le famiglie potranno richiedere nuovi congedi parentali, nuovi bonus per i figli con disabilità, bonus per i giovani (studenti e non) e l’assegno universale per i figli fino a 21 anni.
Bonus famiglia 2022: novità in arrivo per tutti!
Il 2022 sarà un altro anno ricco di bonus per la famiglia e per i figli: oltre all’arrivo dell’assegno universale fino ai 21 anni, si potranno richiedere molte altre misure a sostegno della genitorialità. Anche i giovani sono tra i target del Governo.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da un lato, e il Family Act dall’altro lato, contribuiranno allo stanziamento di risorse utili e necessarie per finanziare i nuovi bonus famiglia 2022 in arrivo tra pochi mesi. Non solo assegno universale!
È pur vero che, se entreranno in vigore nuovi bonus, altrettanti spariranno dal 1° gennaio 2022 (tre questi, ad esempio, l’assegno temporaneo per i figli).
Ma se hai una famiglia e dei figli a carico, hai ancora tempo per richiedere una serie di misure in scadenza al 31 dicembre 2021! E dal 2022 ne potrai richiedere molte altre: assegno universale, congedo parentale, bonus asilo nido…
Bonus famiglia 2021: quali richiedere entro il 31 dicembre
Come abbiamo detto, con l’entrata in vigore dell’assegno universale per i figli a carico – a partire dal 1° gennaio 2022, salvo nuove proroghe – molti bonus famiglia attualmente in vigore verranno definitivamente cancellati e inglobati nella nuova misura.
Si tratta, nel dettaglio, del bonus mamma domani (o premio alla nascita), del bonus bebè, del bonus asilo nido e degli assegni familiari.
Il bonus mamma domani è un incentivo destinato alle future mamme: si può richiedere a partire dal settimo mese di gravidanza e non oltre il primo anno dalla nascita o dall’adozione/affidamento del bambino. Grazie al bonus mamma domani si può ottenere un assegno da 800 euro una tantum.
Il bonus bebè, invece, è una misura destinata alle mamme che hanno messo al mondo, adottato o preso in affidamento un bambino. Viene erogato solitamente per il primo anno di età del figlio e ha un valore variabile al variare dell’ISEE.
L’importo più basso è pari a 80 euro al mese (960 euro all’anno) a fronte di un ISEE superiore a 40 mila euro. Il livello intermedio è l’erogazione di un bonus pari a 120 euro al mese (1.440 euro all’anno) a fronte di un ISEE compreso tra 7 mila e 40 mila euro. Infine, il bonus bebè può arrivare fino a 160 euro al mese (1.920 euro all’anno) a fronte di un ISEE inferiore a 7 mila euro.
E poi c’è il bonus asilo nido, che spetta alle famiglie per i primi tre anni di vita del proprio figlio. Grazie al bonus asilo nido si possono pagare le rate di iscrizione a scuola, oppure l’assistenza domiciliare in caso di bambini con disabilità.
Anche il bonus asilo nido ha importo variabili al variare dell’ISEE: si passa da 1.500 euro per ISEE superiore a 40 mila euro; 2.500 euro per ISEE compreso tra 25 mila e 40 mila euro; fino a 3.000 euro per ISEE inferiore a 25 mila euro.
Bonus asilo nido 2022: le misure a livello regionale e locale
Nonostante il bonus asilo nido vada a decadere con l’entrata in vigore del nuovo assegno universale per i figli, possiamo già anticiparvi che la misura potrebbe essere confermata anche per il prossimo anno.
Infatti, il bonus nido 2022 è compatibile con l’assegno unico e pertanto il Governo intende stanziare nuove risorse per finanziare la misura. Uno degli obiettivi – d’altro canto – è quello di aprire 230 mila nuovi asili nido sparsi su tutto il territorio nazionale.
Il bonus asilo nido permette ai genitori dei bambini da zero a tre anni di non rinunciare al proprio lavoro per la cura dei bambini. Affidandoli a queste strutture e potendo godere sul sostegno nel pagamento delle rette scolastiche, è possibile coniugare famiglia e lavoro in modo ottimale.
Bonus famiglia 2022, l’assegno unico diventa assegno universale
Abbiamo già anticipato che l’assegno unico è una misura temporanea: entrata in vigore dal 1° luglio 2021, è destinata a scadere al 31 dicembre 2021. Nonostante questo, con il nuovo anno entra a pieno regime l’assegno universale per i figli a carico.
Doveva essere introdotto da metà 2021 l’assegno universale, ma il ritardo nell’adozione dei provvedimenti attuativi della misura, avrebbe potuto portare alla definizione di un bonus incompleto e sfavorevole per le famiglie.
È per questo motivo che è stato introdotto l’assegno temporaneo per i figli a carico fino a 18 anni. Ma questa misura è destinata a una platea ristretta di beneficiari: lo possono richiedere – entro il 31 dicembre – i lavoratori autonomi, le Partite Iva, gli incapienti e i disoccupati con un reddito non superiore a 50 mila euro.
I lavoratori dipendenti, invece, possono proseguire la fruizione degli assegni familiari per i quali il Governo ha introdotto degli aumenti a partire dal 1° luglio 2021.
In ottemperanza all’articolo 5 del decreto legge dell’8 giugno scorso, sono previsti 37,50 euro in più per le famiglie con uno o due figli, mentre per i nuclei più numerosi (con più di tre figli) sono previsti 55 euro in più su bonus mensile.
C’è tempo fino al 31 ottobre per ottenere anche gli arretrati dell’assegno unico a partire dal mese di luglio, mentre in seguito verrà corrisposto il bonus solo per i mesi successivi (novembre e dicembre).
Ma che cosa cambia con il nuovo anno? Cosa succede con l’entrata in vigore dell’assegno universale: a chi spetta e come funziona il nuovo bonus per i figli?
Assegno universale 2022: a chi spetta e come funziona?
La legge numero 46 del 1° aprile 2021 delega il Governo a “riordinare e potenziare il quadro delle misure destinate a favorire la natalità e il sostegno della genitorialità”. Tra queste è compreso anche l’assegno unico e universale per i figli a carico.
La misura sarebbe dovuta partire dal 1° luglio 2021, ma una proroga ne ha spostato l’introduzione al 1° gennaio 2022. Cosa cambia rispetto all’assegno unico?
Anzitutto, grazie al suo carattere universale, il nuovo assegno unico per i figli riguarderà sia i lavoratori dipendenti sia quelli autonomi, incapienti o disoccupati. Con l’arrivo dell’assegno universale spariranno, quindi, gli assegni familiari, le detrazioni per i figli a carico e i suddetti bonus famiglia (bonus mamma domani e bonus bebè).
Ma l’assegno universale avrà un importo più elevato, in modo da inglobare tutti i bonus che andrà a cancellare. A differenza dell’attuale assegno temporaneo (che in media prevedere l’erogazione di 167.50 euro a figlio), infatti, l’importo del bonus universale può arrivare fino a 250 euro per ciascun figlio.
Inoltre, il nuovo assegno universale spetta alle famiglie a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento dei 21 anni di età (attualmente l’assegno temporaneo è valido fino ai 18 anni).
La maggioranza dovrà poi decidere se erogare l’assegno mensile direttamente al ragazzo dai 18 ai 21 anni, magari in forma ridotta. Per ottenere il bonus, però, il giovane deve essere iscritto a un’Università o possedere un contratto di lavoro con orario ridotto in modo da risultare ancora a carico dei genitori.
La normativa in merito all’assegno universale è ancora in fase di definizione, ma i tempi stringono. Il Governo dovrà adottare il provvedimento attuativo entro la fine dell’anno.
Congedo parentale 2022: come richiederlo?
All’interno del Family Act c’è anche l’intenzione di confermare il congedo parentale per le mamme e per i papà. Nel periodo di pandemia, infatti, questi bonus hanno contribuito moltissimo al sostegno delle famiglie, al punto che il Governo potrebbe confermali anche per il 2022.
Il congedo parentale è un periodo che solitamente spetta alle future mamme e che consente di “lasciare” il lavoro alcuni mesi prima della gravidanza e anche alcuni mesi dopo. Il periodo complessivo di assenza non può superare i cinque mesi.
Di recente, inoltre, l’INPS ha introdotto anche il congedo di paternità oltre a quello di maternità: in questo modo, anche i futuri papà hanno potuto rimanere a casa – per un periodo di 10 giorni entro i primi 5 mesi dalla nascita dal piccolo – per prendersi cura del nuovo arrivato in famiglia.
Non ci sono ancora conferme ufficiali, ma la prossima Legge di Bilancio 2022 potrebbe confermare anche i congedi parentali per mamma e papà.
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