Dopo i incidente stradale che lo scorso 28 marzo in via Plebiscito a Padova ha tolto la vita al piccolo Anas, di tre mesi, parlano i primi soccorritori della vittima, una coppia di infermieri che per caso si trovavano sul luogo della tragedia.
Ad assistere a quanto avvenuto, come racconta "Il Gazzettino", una coppia di giovani infermieri, con lei incinta, appena usciti di casa per una passeggiata. Dopo aver visto l’incidente i due si precipitano per prestare i primi soccorsi: mentre lui si occupa della madre, naturalmente sotto choc, lei nonostante il pancione che la ingombra prende il bambino e inizia a praticargli il massaggio cardiaco. La tecnica però non funziona, il piccolo è ancora provo di sensi e, capendo che ormai c’è purtroppo poco da dare, la donna lo porta alla mamma per un ultimo abbraccio.
L’infermiera è sconvolta nel descrivere l’accaduto: «Non dimenticherò mai lo sguardo di quella donna quando le ho dato il bambino in braccio. Non lo si può nemmeno descrivere, non l'ho mai visto su nessun'altra persona. Stavamo andando a mangiare un gelato quando ci siamo resi conto di quel che era successo siamo corsi e abbiamo capito che era una situazione disperata».
Il soccorritore ha lavorato per anni sulle ambulanze, prima con la Croce Verde, poi come infermiere laureato e anche la sua compagnia ha una grande esperienza. La loro presenza poteva fare la differenza, ma le condizioni di Anas erano già critiche: «Mi sono resa conto subito che il neonato era grave. Non ha mai ripreso i sensi. Gli ho praticato il massaggio cardiaco per 7 minuti, ma non c'è stato niente da fare. Sul posto è poi arrivato un medico e infine l'ambulanza». Il piccolo è stato portato in ospedale al pronto soccorso pediatrico dove, nonostante le tentate cura, dopo un’ora ha chiuso gli occhi per sempre.
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