Avere un bambino è una delle cose più belle nella vita di una mamma ma il travaglio è sicuramente un momento difficile e anche doloroso.
Assistere una donna in travaglio o che sta per partorire può essere un’esperienza positiva o negativa (dipende dai punti di vista) ma sicuramente indimenticabile. Bisogna fare attenzione a cosa si dice. Di seguito vi suggeriamo 5 cose che sarebbe meglio non dire.1. Non ti preoccupare, non ci vorrà molto
Non è dato conoscere a quale metodo di divinazione si sia rivolto chi afferma una cosa del genere, se ai tarocchi, agli oracoli o se tale affermazione sia stata pronunciata solo per darci sicurezza. L’unica cosa sicura è che non crederemmo mai a quanto sentito. Il travaglio non ha un tempo stabilito e solo la donna sa che cosa sta provando.
2. Una mia amica ha partorito in…
Non gliene frega niente. Se raccontate di un travaglio durato due ore scatenerete invidia e darete il via alla formazione di aspettative inutili, se invece raccontate di travagli durati giorni le viene il panico e il panico a una donna incinta non fa bene. Ogni donna ha il SUO parto, quello creato apposta per lei, unico e diverso da tutti gli altri.
3. Io ho fatto questo e quello…
Ogni donna, amica parente o sconosciuta, che la ragazza incontrerà nei nove mesi di gestazione, le racconterà cosa ha fatto o cosa non ha fatto quando era incinta, diffondendo il verbo come fosse vangelo. Non fatelo: la cosa risulta antipatica e genera solo confusione.
4. Fare paragoni con dolori fisici di altro genere
Papà, non dite che avete provato lo stesso dolore quando, durante una partita di calcio vi siete slogati la caviglia, o rotti il piede. Non potete nemmeno immaginare il dolore del parto!
Prima di parlare in un momento così delicato, contate fino a cento!
Nessun commento:
Posta un commento