Poco più che bambina aveva partorito il frutto dello stupro di cui era stata vittima.
Un piccolo che non riusciva a sopportare, per i pianti e perché le impediva di rifarsi una vita. Segnata dalla violenza ha così deciso di togliere di mezzo il fardello nell’unico modo che la vita le aveva insegnato: diventando lei stessa carnefice di un innocente. Una ragazzina di 17 anni è stata arrestata per aver strangolato a morte il figlio di due mesi in India. L’adolescente ha inizialmente detto alla polizia che il suo bambino era morto dopo essersi ammalato, riporta il Sun. Ma l’autopsia non lasciava dubbi: il neonato era stato strangolato. E così la giovanissima mamma ha confessato l’orrore.
La polizia di Indore ha riferito che «I membri della famiglia stavano facendo pressioni su di lei per sposarsi. Era frustrata e ha ucciso il suo bambino di due mesi». Secondo quanto ricostruito l’adolescente era stata rapita e stuprata nell’ottobre del 2020 dal padre del bambino. Quando è stata ritrovata nove mesi dopo, riporta The Times of India, era incinta di quattro mesi. L’aggressore è stato arrestato e mandato in prigione, ma su pressione della stessa ragazza l’uomo ha ottenuto la libertà su cauzione. Il rapporto tra i due è peggiorato dopo la nascita del bambino. Così, secondo quanto riferito dalla polizia, la 17enne «ha deciso di sposare qualcun altro, ma il bambino rappresentava un problema del quale ha deciso di sbarazzarsi».
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