Un giudice ha sentenziato che la spina che tiene in vita il 12enne Archie Battersbee deve essere staccata.
Il magistrato dell'Alta Corte ha stabilito che i medici possono legalmente smettere di fornire supporto vitale al dodicenne Archie Battersbee, cerebroleso. Purtroppo per lui non ci sono possibilità di guarigione o miglioramento e per questo è stato disposto che venga posta fine alla sua sofferenza.
Sul caso si è molto dibattuto in questi giorni nel Regno Unito, visto che la famiglia si è opposta alla decisione del giudice, ma una seconda sentenza ha confermato che la cosa migliore per il bambino è quella di concludere un accanimento terapeutico che purtroppo non porterebbe da nessuna parte. La signora Dance ha esortato il giudice Hayden a lasciare che Archie muoia di "morte naturale". I medici che curano Archie al Royal London Hospital di Whitechapel, nella zona est di Londra, hanno invece detto ai giudici che pensano che sia "morto nel tronco cerebrale" e affermano che il trattamento di supporto vitale continuo non è nel suo interesse.
Il ragazzo è rimasto soffocato mentre provava a riprodurre una sfida lanciata sui social. Il suo cervello è rimasto a lungo privo di ossigeno e le conseguenze sono state gravissime e irreversibili. La famiglia ha sempe sostenuto che Archie fosse un combattente e potesse svegliarsi, ma la scienza non ha conferme di questa speranza dei familiari. Ora però sembra non possa più essere protratta la decisione.
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