Ha ucciso il figlio Matias a coltellate lo scorso 16 novembre, oggi è stato condannato all'ergastolo.
La sentenza è arrivata intorno alle 13:45: l'uomo aveva confessato davanti alla Corte d'Assise di Viterbo di aver premeditato l'omicidio. Aveva raccontato di essere entrato in casa quando non c'era nessuno e aveva aperto la porta della soffitta grazie a un coltello da cucina. «Mentre ero lì ho sentito le ruote dello zaino di mio figlio - ha detto Mirko Tomkow - che sbattevano sui gradini e sono sceso. Appena mi ha visto ha urlato di andarmene via».
Così il padre 45enne, di origine polacca, ha ucciso il figlio di 10 anni inizialmente soffocandolo con il nastro sulla bocca e poi con dieci coltellate, una di queste conficcata nel petto. Il padre omicida ha poi nascosto il cadavere nel cassettone del letto e lo ha cosparso di benzina.
Non si nasconde la possibilità che l'uomo volesse anche uccidere la moglie, l'impuntato infatti non avrebbe dovuto trovarsi in quella casa da cui era stato precedentemente allontanato per maltrattamenti in famiglia, col divieto di avvicinarsi all'ex moglie e al bambino.
Mirko Tomkow, condannato a carcere a vita dal giudice Eugenio Turco, si trova adesso nel carcere di Mammagialla, a Viterbo.
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