Caccia al posto negli asili nidi del Comune di Roma.
I bimbi rimasti fuori dalle iscrizioni di febbraio scorso hanno un’altra carta da giocare: il bando-lampo, fuori termine, a cui si può aderire fino al 5 agosto prossimo. Il bando è rivolto a tutte le famiglie che non hanno avuto il posto quando hanno presentato domanda di iscrizione a febbraio: perché erano basse in graduatoria e sono rimaste in lista d’attesa o perché hanno rinunciato al posto o non hanno provveduto con l’accettazione formale.Oppure possono partecipare, ora, anche tutte quelle famiglie che non lo hanno fatto a febbraio: chi ha cambiato idea, chi ha cambiato orari o organizzazione familiare. Tutte le famiglie interessate, quindi, possono presentare domanda di iscrizione “Fuori Termine” per l’anno educativo 2022/2023, consegnando il modulo cartaceo direttamente all’Ufficio Protocollo del Municipio interessato o inviando la documentazione tramite Pec.
Dopo il 5 agosto, quando si chiuderanno i termini per presentare domanda, i municipi elaboreranno una nuova graduatoria, in base ai posti che risulteranno residuali, che sarà pubblicata il 30 agosto. Da lì a pochissimi giorni inizierà l’anno educativo, quindi si tratta di una chiamata last minute. Ma si andrà avanti così fino a gennaio visto che il Campidoglio ha predisposto altre graduatorie per occupare tutti i posti che resteranno liberi. Quindi le famiglie possono presentare nuovamente domanda per la graduatoria successiva: le prossime sono previste per il 23 settembre, il 25 ottobre, il 24 novembre, il 15 dicembre e il 15 gennaio.
Nella domanda le famiglie potranno indicare fino a sei strutture, scelte tra quelle indicate nel bando annuale, scegliendo tra nidi a gestione diretta e nidi a gestione indiretta, rispettando la regola generale secondo cui le prime due opzioni devono essere riferite a nidi a gestione diretta mentre le restanti quattro scelte sono libere. La possibilità di iscrivere il bambino al nido, fino a gennaio, rappresenta per le famiglie una bella agevolazione che andrà a snellire le liste d’attesa.
«Si tratta di un altro tassello, dopo l’abbattimento delle rette e la sperimentazione del prolungamento dell’orario di apertura di alcune strutture, per potenziare l’accessibilità e l’offerta formativa per i bambini - spiega l’assessora alla scuola Claudia Pratelli - Bisogna trasformare il nido in un diritto universale per tutte le famiglie e tutti i bambini»
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