Avvelena i figli intenzionalmente per poter chiedere fondi online per la loro guarigione.
Nattiwan Raakunjet, di Bangkok, in Thailandia, è stata condannata a morte dopo essere stata giudicata colpevole di aver avvelenato i suoi due figli, uccidendone uno, nel tentativo di sollecitare donazioni sui social media per le loro cure mediche.
La donna ha finto per mesi che i bambini fossero malati, quando invece era lei a somministrargli giornalmente piccole dosi di candeggina nel cibo avvelenandoli. La mamma puntava a mostrare che i figli erano molto gravi per ottenere dei fondi dalle raccolte online. Fino a quando non è stata scoperta, arrestata e ora condannata a morte. La prima volta Raakunjet portò il figlio di 4 anni che lamentava vomito e mal di stomaco dicendo che poteva essere stata un'allergia ai crostacei, ma i medici trovarono una grave infezione.
Dalle successive indagini emerse che la prima figlia della donna era morta per le stesse complicanze cosi gli esperti medici del Thammasat University Hospital vicino a Bangkok, in Thailandia, fecero una denuncia che portò all'apertura delle indagini che dimostrando che i due bambini avevano sofferto di sanguinamento nel tratto digestivo, vomito di sangue e infiammazione allo stomaco. Il malessere si scoprì che era dovuto a un grave avvelenamento da candeggina che nel 2019 uccise la bambina e che stava rischiando di far morire anche il secondogenito. Nel 2020 la donna fu arrestata e ora è arrivata la condanna definitiva che prevederà la pena di morte.
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