La decisione di partorire in casa, a Trieste, dove tutto è andato bene.
Poi subito dopo il parto, il neonato ha iniziato a stare male, con difficoltà respiratorie che hanno reso necessario il trasporto all’ospedale infantile Burlo Garofalo, ricoverato in gravi condizioni. A portare il piccolo nato in ospedale è stata l'ostetrica, che ha fatto nascere il piccolo, ma nonostante le evidenti difficoltà del neonato, non ha chiamato il 118 per il trasporto ospedaliero e lo ha portato lei stessa. Attualmente il bimbo è ricoverato nel reparto di Neonatologia, in prognosi riservata, scrive Trieste Prima.
Massimo riserbo sulle condizioni del piccolo, ma la procura ha già aperto un'inchiesta, in cui l'ipotesi di reato potrebbe cambiare a seconda degli sviluppi sulle sue condizioni di salute: se il bimbo - come tutti sperano - tornasse a stare bene e la famiglia decidesse di non sporgere querela, allora il corso della giustizia si fermerebbe, perché improcedibile. Se, invece, la situazione dovesse precipitare, allora si ipotizza omicidio colposo.
Ma la procura di Trieste intende vederci chiaro, perché la stessa ostetrica, lo scorso gennaio, aveva gestito un altro parto domestico, in cui però il piccolo non ce l'aveva fatta. L’Ordine delle ostetriche di Trieste e Gorizia sarebbe al corrente della notizia, ma non ci sono commenti sulla vicenda.
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