Venuta al mondo, quando tutto intorno a lei era crollato e la piccola, tra polvere e macerie, era ancora attaccata al cordone ombelicale della mamma, sua fonte di vita, ma morta nel crollo degli edifici a Jenderes, nel nord-est della Siria devastata dal terremoto.
A ritrovarla i soccorritori che l'hanno avvolta in una coperta di fortuna e trasferita d'urgenza in ospedale. «L’abbiamo tagliato e mio cugino l’ha portata in ospedale», ha detto uno degli uomini che ha trovato la piccola con il cordone ombelicale integro.La piccola è stata portata in ospedale e le sue condizioni sono stabili, secondo i medici sarebbe nata diverse ore dopo il sisma.
La storia di questa bimba senza nome ha colpito il cuore del mondo. La sua foto, infatti, è stata diffusa su Twitter. Un piccolo miracolo in una tragedia che ha ucciso migliaia di persone tra Turchia e Siria. La piccola è stata trovata alla base di un edificio di quattro piani, collassato su se stesso, uccidendo anche il padre e la madre, tre sorelle e suo fratello.
La piccola, ora, è rimasta orfana senza nessun familiare che possa accudirla e permetterle di crescere in un paese martoriato dal sisma ora, dalla guerra prima.
Un altro salvataggio miracoloso è avvenuto a Salqin, città nel nord ovest della Siria, dove una bambina di circa 8 anni è stata salvata dopo essere rimasta intrappolata sotto le macerie per 40 ore.
A documentare lo straordinario ritrovamento è stato il giornale inglese, The Guardian, che mostra il recupero compiuto stanotte da parte dei soccorritori, dove si vede la bambina con gli occhi sbarrati per lo choc ma in buone condizioni di salute.
Un'altra storia di bambini tratti in salvo, invece è quella di Raghad Ismail, bimba di 18 mesi estratta viva dalle rovine della sua casa ad Azaz, città siriana vicina al confine turco. La mamma della piccola, era incinta, ed è stata sepolta dalle macerie insieme alla figlia di cinque anni ed al marito, gravemente ferito.
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