Una mamma 33enne pensava di soffrire di "baby brain", una condizione che colpisce le donne durante la maternità, scopre di avere un tumore al cervello e muore in appena sei mesi.
Il dramma di Anneka Johnstone si è consumato nel novembre del 2019. Oggi suo marito Alan racconta la sua storia per sensibilizzare le persone alla malattia e raccoglie fondi da devolvere alla ricerca contro il cancro. Senza di lei sta crescendo la loro unica figlia, Sienna. Quando la mamma è morta, la bambina aveva pochi mesi.
La donna, che soffriva di vertigini e pensava di avere il "baby brain", è stata in ospedale per una visita di controllo. La prima diagnosi che i dottori avevano fatto ad Anneka Johnstone, che di mestiere faceva la dietologa, è stata herpes simplex. I medici le avevano somministrato alcuni antibiotici che avrebbero dovuto aiutarla a eliminare il virus. Una settimana dopo, la donna è svenuta mentre teneva in braccio sua figlia appena nata. Il ritorno in ospedale stavolta ha dato esito diverso. Le analisi hanno rivelato un glioblastoma, un tipo aggressivo di cancro che si forma nel cervello o nel midollo spinale.
Poco tempo dopo la terribile notizia, la mamma di 33 anni non c'era più. La sua vita è durata appena sei mesi, passati soprattutto nel letto di ospedale. «Tutto quello che voleva era essere una mamma, essere lì per il 18esimo di Sienna e partecipare al suo matrimonio», ha raccontato il marito. La bambina adesso ha 4 anni. Ha visto la mamma solo in foto, ma il papà le racconta che donna meravigliosa fosse. Quest'anno, Alan correrà la Maratona di Londra in memoria di Anneka e per raccogliere fondi per "The Brain Tumor Charity". Finora, ha raccolto 55.000 sterline che devolverà in beneficenza.
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