Era convinto che quell'uomo avesse molestato la figlia piccola.
Che l'avesse perseguitata perfino all'asilo. Accecato dalla rabbia un papà del Minnesota ha confessato di averlo ucciso picchiandolo e dandogli il colpo di grazia a colpi di corna di alce.
Levi Axtell, 27 anni, raccontano i media americani, è entrato in una stazione di polizia l'8 marzo scorso coperto di sangue: è caduto in ginocchio e ha detto ai poliziotti di aver picchiato a morte Lawrence V. Scully, 77 anni, prima con una pala, poi con il corno dell'animale. Disperato, Axtell ha poi chiesto di essere ammanettato e ha minacciato di ferire altri se non fosse stato trattenuto.
L'ufficio dello sceriffo della contea di Cook ha trovato il cadavere di Scully nella sua casa a Grand Marias, circa due ore a nord di Duluth. Un testimone aveva chiamato i servizi di emergenza dopo aver visto qualcuno "spaccare" un'auto nel vialetto della casa dell'anziano e correre all'interno della stessa. Scully era stata condannata per aver molestato una bambina di 6 anni nel 1979.
Già nel 2018, Axtell aveva accusato Scully di "perseguitare" e "aver tentato di abbordare" la figlia all'asilo parcheggiando il suo furgone presso la struttura. Aveva anche cercato di ottenere un ordine di protezione contro l'uomo. La richiesta, inizialmente accolta, era poi stata respinta settimane dopo. Due anni dopo il padre aveva scritto su Facebook: «L'unico rimedio contro i pedofili? Un proiettile».
Axtell è stato chiamato in giudizio venerdì con l'accusa di omicidio di secondo grado ed è detenuto con una cauzione di 1 milione di dollari.
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