Nonostante un tumore grande quanto un melone che opprime cuore e un polmone, e la cui rimozione era troppo rischiosa, una giovane donna è riuscita ugualmente a partorire un bambino in salute e qualche mese più tardi è stata a sua volta salvata con un lungo e delicatissimo intervento per l'asportazione del tumore.
L'intervento è stato eseguito all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.
La storia inizia nel 2019 quando una ragazza della provincia di Torino (all'epoca di 19 anni) inizia a sentirsi male. Dimagrisce sempre più e sente come un peso al petto e dalle analisi emerge una situazione grave: viene diagnosticato un tumore maligno aggressivo, un sarcoma del torace, una massa che sta crescendo al centro del petto comprimendo metà del polmone sinistro e il cuore e la cui rimozione chirurgica è sconsigliata perché ad alto rischio.
La ragazza, ora 22enne, ha affrontato poi il parto, rischioso nelle sue condizioni, ma superato con successo all'ospedale Sant'Anna della Città della Salute di Torino, eseguito dal professor Alberto Revelli e dalla dottoressa Silvana Arduino (Ostetricia e Ginecologia 2 universitaria ospedale Sant'Anna) col supporto anestesiologico delle dottoresse Simona Quaglia, Margherita Piazza e Mariella Maio (Anestesia e Rianimazione 4 Sant'Anna) e del dottor Giancarlo Fornaro (Cardioanestesia Molinette). Dopo alcuni mesi però le condizioni della ragazza sono nuovamente peggiorate con la massa tumorale che comprimevano sempre di più i polmoni.
I medici hanno quindi deciso per un intervento di 'salvataggio', anche se ad alto rischio per la possibilità di lesionare gli organi vitali del torace. L'intervento all'ospedale Molinette è durato 6 ore ed è stato eseguito dall'équipe composta dal professor Enrico Ruffini, dai dottori Marco Pocar, Paraskevas Lyberis e Matteo Roffinella, assistiti dal team di anestesisti composto dai dottori Alessandro Buttiglieri, Giancarlo Fornaro e da Anna Chiara Trompeo: alla ragazza è stato rimossa una massa tumorale dal petto grande quanto un melone (12cm x 10cm x 6 cm di 1500 grammi). Dopo 10 giorni dall'intervento la ragazza è potuta tornare a casa e ora, ad un mese dall'intervento il cuore è tornato a battere normalmente.
«Questo straordinario risultato è l'esito di un grande lavoro di squadra dei professionisti appartenenti ai diversi presidi dell'Azienda, che con coraggio affrontano casi estremi con interventi di frontiera, che sempre più dimostrano il ruolo Hub e di riferimento di questa Azienda» dichiara il Direttore generale della Città della Salute di Torino dottor Giovanni La Valle.
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