Un incubo cominciato a settembre, con l'inizio dell'anno scolastico, qello che sta vivendo uno studente di 12 anni affetto dalla sindrome di Doose (che può provocargli crisi epilettiche).
Il ragazzo, ha denunciato la madre, è vittima delle violenze fisiche e verbali di nove compagni di scuola: «Tutto è cominciato a settembre, all'inizio della prima media», ha raccontato la mamma, «hanno iniziato a spingerlo, strattonarlo e chiamarlo sporco handicappato. E il peggio è arrivato dopo».
Quello di Fares, studente del collegio Jules Verne di Carcassonne, è diventato un caso in Francia dopo l'ennesima violenza subita: il ragazzino è stato spinto dalle scale, la caduta gli ha provocato la frattura del naso e una grave ferita alla palpebra. È stato allora che la mamma, Sarah, ha deciso di sporgere denuncia contro il gruppo di bulli. «Erano le 11, stava uscendo da scuola quando ha sentito dei bambini che parlavano, dicevano 'è lì', e lo hanno spintonato. Lo hanno spintonato ed è caduto, sanguinava. Uno studente che mi conosce mi ha chiamato per dirmi: 'Presto, vieni, tuo figlio sta sanguinando', perché il collegio non mi ha avvertito».
Sarah ora vuole che Fares possa tornare in classe e "fermare il bullismo", ed è per questo che ha reso pubbliche foto e video del bambino nella speranza che la sua richiesta venga ascoltata anche dal ministro competente. Questo mercoledì, Sarah è stata ricevuta da Joël Laporte, direttore accademico dei servizi educativi nazionali dell'Aude. «Mi è stato detto che mio figlio deve tornare a scuola, ovviamente sono d'accordo, ma Fares è stato vessato e senza garanzie, non c'è dubbio per il momento che non tornerà al collegio», ha detto a TF1info.
MA LE MAMME DEI BULLI?
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