Ha aiutato una sua amica a partorire, poi l'ha uccisa e preso il suo bimbo.
Gloria Estefany Ramírez Carías, 22enne aspirante infermiera è stata condannata a 60 anni di carcere per il terribile reato, commesso a San Antonio del Monte, nello stato di El Salvador.
A raccontare il delitto è stato il giornale El Mundo, specificando che nel luglio dello scorso anno, la vittima di nome Victoria, 21 anni, al settimo mese di gravidanza è stata indotta a partorire con l'intento di ucciderla, una volta che il neonato fosse venuto al mondo. E così ha fatto. Poco dopo l'infermiera si è recata in ospedale, presentando il neonato come suo. Insospettiti, i medici hanno chiesto aiuto alle autorità, perché i fatti che la donna aveva raccontato loro non erano verosimili. Allora la polizia l'ha arrestata, scoprendo il cadavere della mamma uccisa nella sua residenza.
Il medico legale ha esaminato il cadavere, scoprendo che la 21enne era stata uccisa per soffocamento dovuto alla compressione meccanica del collo, oltre a ferite multiple alla testa che potrebbero essere state inferte con un macete. Al termine del processo l'infermiera 22enne è stata condannata a 60 anni di carcere: 45 per omicidio aggravato, due per gravidanza o parto simulati e 13 per tentato omicidio.
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