Una serata di pura follia a Sant'Anastasia,comune alle porte di Napoli.
I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna sono intervenuti in Piazza Cattaneo per una sparatoria. Due giovani avrebbero esploso almeno 10 colpi contro un bar e, secondo le prime informazioni, avrebbero usato una mitraglietta. Una vendetta, secondo le prime ricostruzioni, per essere stati cacciati dal locale poco prima.A farne le conseguenze una famiglia, papà, mamma e figlia di 10 anni, quest'ultima ricoverata (e operata) per un proiettile alla testa. Al momento i carabinieri di Castello di Cisterna, insieme al sostituto procuratore della Dda Antonella Serio, stanno ascoltando delle persone ritenute informate dei fatti, nessuna delle quali è stata sottoposta a un provvedimento di fermo.
I proiettili avrebbero accidentalmente (questal’ipotesi più verosimile al vaglio degli inquirenti)colpito una famiglia,che in quel momento si trovava all’esterno a mangiare.Padre 43enne ferito lievemente alla mano (ora ricoverato al Cardarelli), madre 35enne feritaall’addome (anch'essa trasportata al Cardarelli) e figlia di 10 anni, colpita alla testa.
Le condizioni di salute dei genitori della piccola non sono state giudicate gravi mentre più serie sono ritenute quella della bambina anche se - ma il condizionale è obbligatorio - la sua vita non sarebbe in pericolo.
«Per chi è credente si può dire sicuramente che questa bambina di 10 anni è stata miracolata. Per chi non lo è si può dire che è stata veramente fortunata». Lo dice il deputato Francesco Emilio Borrelli che ha parlato con il direttore del Santobono,l'ospedale pediatrico napoletano dove è stata portata la piccola ferita insieme con i genitori mentre stavano mangiando all'esterno di un bar in provincia di Napoli finito nel mirino di due sconosciuti che hanno sparato all'impazzata.
«Da quello che mi è stato detto -spiega Borrelli - il proiettile si è fermato allo zigomo enon ha raggiunto il cervello. La prognosi non è stata ancora sciolta e comunque la bambina dovrà essere sottoposta ad un delicato intervento chirurgico per rimuovere il proiettile».
«Ormai . aggiunge Borrelli - si spara all'impazzata anche a caso senza preoccuparsi di colpire persone innocenti. Stiamo regredendo, sembra di fare un tuffo nel passato, in quegli anni '80 dove la camorra dettava legge a suon di piombo e sangue - dichiarano Borrelli e Ines Barone,rappresentante territoriale del Sole che ride che si sono recati in ospedale - lo Stato ora deve reagire e deve farlo conveemenza».
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