Giulia Tramontano aveva 29 anni. Nel foglio compilato dalla famiglia in quelle ore d'angoscia in cui Giulia non si trovava c'è l'identikit della ragazza uccisa dal fidanzato sabato notte.
Alta 1,68, peso 68 kg, capelli chiari lunghi. Si vede la foto di Giulia che guarda dritta verso l'obiettivo, il sorriso appena accennato, l'arco delle sopracciglia che le disegna uno sguardo curioso e discreto. Proteso verso il futuro. Mancavano solo due mesi e poi il futuro di Giulia sarebbe stato travolto dalle novità: la sua maternità, l'arrivo del primo figlio. E invece in una notte sola il suo passato è stato sfigurato dalle bugie e il suo futuro, e quello di un bambino, recisi per sempre. Perché Giulia Tramontano è stata uccisa dal suo fidanzato: Alessandro Impagnatiello, un ragazzo di 30 anni che fa il barman in un albergo di lusso a Milano. Alessandro è già padre di un bambino di 6 anni.
Mamma e papà campani, frattesi, faceva l'agente immobiliare Giulia. Anche lei era nata in Campania, era originaria di Sant’Antimo in provincia di Napoli, ma da cinque anni era residente a Senago, in provincia di Milano. In una foto con il padre si vede il suo braccio destro interamente ricoperto di tatuaggi. Una vita e un legame definiti "stabili". Tempo qualche ora e gli investigatori sono risaliti ai turbamenti di Giulia. «Scossa e turbata», sono gli aggettivi che avrebbe usato lei in un messaggio inviato a un'amica. Aveva scoperto il tradimento di Alessandro con una ragazza che come lei era rimasta incinta e poi aveva abortito. Ha scoperto tante, troppe cose tutte insieme in un momento in cui era concentrata a pensarne altre. Tutine, bavaglini, corredi.
Struggente il ricordo di Tonia, una negoziante di Sant'Antimo che le aveva venduto solo poche settimane fa il corredino per il figlio. Accappatoio, bavette, lenzuola e tutti quegli oggetti minuscoli che servono per avvolgere un neonato. «Era dolcissima, solare, molto bella e curatissima, andava in palestra, è venuta qua con la mamma e la sorella per comprare tutto il necessario per il bambino che stava aspettando», racconta Tonia spiegando di essere sconvolta per quello che è successo.
«A pensare che in una delle scorse settimane eri qui da noi per il corredino quante risate fatte,quanta gioia nel cuore per la nascita del tuo piccolo bambino, quanta gioia nel tuo cuore di diventare mamma, quanta felicità negli occhi di tua mamma nel diventare nonna», scrive la commerciante mandando un abbraccio a mamma Loredana. Il comune di Senago ha proclamato il lutto cittadino, ma anche a Sant'Antimo sono sotto choc. Quella ragazza che così spesso tornava a trovare amici e parenti non c'è più.
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