In centinaia hanno partecipato alla fiaccolata per Giulia Tramontano a Sant'Antimo, il paese del Napoletano dove è cresciuta e dove oggi è avvenuto un duplice omicidio. Un ricordo commosso della ragazza incinta uccisa a Senago (Milano) dal fidanzato Alessandro Impagnatiello.
La fiaccolata ha preso il via dalla panchina rossa nella villa comunale Del Rio. Il tragitto prevede l'attraversamento di via Roma, la deposizione di un fascio di fiori al di fuori della casa dei genitori di Giulia, assenti perché in attesa dell'autopsia in programma domani. In testa al corteo uno striscione: «Basta, non possiamo far crescere uomini assassini». Tantissimi i palloncini bianchi e rossi e i cartelli che rivolgono un addio a Giulia e al suo bimbo, Thiago.
A postare l'appuntamento per la fiaccolata ricordo è stata Chiara Tramontano, la sorella della ventinovenne incinta di sette mesi uccisa a Senago, nel Milanese, dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Chiara ha anche postato nelle sue storie su Instagram una foto con la sorella maggiore e la scritta «Giulia, insegui il sole e dimmi dove vai. Ti seguo ovunque».
«Non basta chiedere nuove leggi, c'è qualcosa di più profondo da cambiare. Fermiamoci per un attimo, tutti quanti, riflettiamo sul nostro rapporto con i figli e ridiventiamo educatori per trasmettere valori umani profondi». Questo l'appello dal palco approntato ai piedi del santuario di Sant'Antimo dal presidente della Regione Vincenzo De Luca a chiusura della fiaccolata in ricordo di Giulia Tramontano, la 29enne uccisa nel Milanese dal compagno lo scorso 27 maggio.
De Luca ha fatto riferimento anche al duplice omicidio verificatosi in giornata proprio a Sant'Antimo, dove un uomo di 44 anni ha tolto la vita ai compagni dei propri figli, un uomo di 29 anni e una ragazza di 24, sospettando una relazione tra di loro. «Sono episodi sconvolgenti di violenza - spiega De Luca - è difficile pure immaginare un uomo che uccide una donna davanti ai nipotini o la compagna incinta. Di fronte a questi episodi lo Stato deve intervenire di più, ma qui siamo davanti a una follia individuale dove non bastano i singoli provvedimenti». «Questa mattina - ha proseguito facendo riferimento all'ultimo epipsodio di cronaca - un'altra tragedia con una ragazza uccisa davanti a due bambini, alla fine della quale avremo altri quattro orfani e diverse famiglie distrutte. Abbiamo la sensazione che non ci sia più famiglia, che siamo ritornati in un mondo animale privo di valori fondamentale. No alla movida fatta di superalcolici e droga - l'appello di De Luca - che porta a follia e violenza. E al mondo dell'informazione che trasmette una vita che non esiste, fatta di soldi e competizione, dico fermiamoci. E alle ragazze - conclude De Luca - siate ferme e non andate all'ultimo appuntamento, ma chiedete un aiuto».
«Al momento non ci risulta alcun rinvio, la fiaccolata si farà». Così il sindaco di Sant'Antimo Massimo Buonanno in merito alla possibilità che venisse rinviata a domani sera la fiaccolata in ricordo di Giulia Tramontano, la giovane originaria di Sant'Antimo incinta di sette mesi uccisa a Milano dal suo compagno, il 30enne Alessandro Impagnatiello. «Invitiamo tutta la città e non solo - spiega il sindaco all'ANSA - a stringersi non solo attorno a Chiara, al piccolo Thiago e alla famiglia per dare loro un abbraccio, sostegno e solidarietà».
La fiaccolata è partita da Villa comunale Del Rio, a Sant'Antimo, con orario del raduno fissato alle 19, e ha proseguito lungo via Roma, con una piccola sosta nei pressi dell'abitazione di Giulia per terminare al Santuario di Sant'Antimo. Presenti, tra gli altri, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo e del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
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