I computer e tablet sequestrati nell'appartamento dove è stata uccisa Giulia Tramontano, vengono analizzati dai periti informatici incaricati dagli inquirenti che stanno indagando su Alessandro Impagnatiello, l'ex compagno che ha ammesso di aver ucciso la donna ed il figlio che portava in grembo.
Questa mattina, infatti, sono iniziate nella sezione Investigazioni scientifiche dei carabinieri di Milano, le operazioni tecniche per effettuare copie forensi e dare il via all'analisi dei dispositivi elettronici, eccetto il cellulare che ancora manca all'appello. Le analisi tecniche, disposte dalla Procura di Milano, serviranno a fare chiarezza su un elemento fondamentale per il prosieguo dell'inchiesta nei confronti del barman, ovvero se prima dell'efferato delitto abbia condotto ricerche on line o siano contenuti dialoghi o messaggi e cioè se ci sia stata premeditazione nell'omicidio.
Intanto ci sono altre analisi in corso sulle impronte isolate nell'appartamento e sul cellophane usati per coprire il corpo di Giulia, sui coltelli della cucina che Impagnatiello avrebbe usato per uccidere, mentre l'autopsia deve stabilire se la donna sia stata avvelenata con il veleno per topi trovato nello zaino del reo confesso, che potrebbe aver usato per fare del male al feto del futuro nascituro, morto insieme alla mamma.
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