Una diffida - ricevuta nelle scorse settimane - inviata da un legale per conto di alcuni vicini di condominio che lamentano una situazione di disagio e l'impossibilità di godere serenamente dei propri spazi domestici a causa delle «urla e rumori molesti» che arrivano dall'abitazione in cui vive un bambino affetto da autismo.
Considerazioni, riporta 'il Resto del Carlino', che feriscono i genitori del bambino. «Dicono che non facciamo nulla per migliorare la situazione di nostro figlio e conseguentemente la loro, questo ci fa male. Uno dei nostri stipendi va alle terapie» per il piccolo. Poi, argomentano ancora, «viviamo con l'angoscia. Un figlio autistico è difficile da gestire, ma sapere di avere attorno persone che non si sforzano di capire ci tormenta ancora di più. Gli autistici attraversano spesso momenti di gravi crisi, è difficile anche per noi». La diffida, spiega l'avvocato dei vicini di casa, è arrivata dopo che gli stessi si erano rivolti all'amministratore dello stabile per un tentativo di incontrarsi con la famiglia del ragazzino e «dev'essere intesa come un'altra via per fornire suggerimenti per rendere più vivibile il clima condominiale».
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