«Quella macchina ci ha colpiti all'improvviso a tutta velocità». È iniziata così la dichiarazione come persona informata sui fatti di Elena Uccello, la madre del piccolo Manuel Proietti, il bimbo di 5 anni morto nell'incidente stradale di giovedì scorso tra Casal Palocco ed Acilia, mentre insieme alla sorella ed alla donna erano a bordo della Smart.
Il racconto della 29novenne, assistita da una psicologa, è proseguito ripercorrendo quegli attimi infernali tra la collisione, avvenuta tra via di Macchia Saponara e via Archelao di Mileto, e il momento in cui il Suv Lamborghini condotto da Matteo Di Pietro ha arrestato la folle corsa, dopo aver trascinato la piccola utilitaria per più di sessanta metri.
Da un primo calcolo sembrerebbe che la velocità a cui viaggiava il Suv fosse tra i 70 e i 90 chilometri orari. Il legale del conducente della Lamborghini, Francesco Consalvi, spiega invece che tra le due auto non ci sarebbe stato un impatto frontale ma che la Smart avrebbe dovuto dare la precedenza alla Lamborghini che, secondo l'avvocato non stava effettuando nessun sorpasso.
A Casal Palocco il comitato di quartiere ha organizzato per domenica una fiaccolata in memoria di Manuel. I funerali avverranno invece all'inizio della prossima settimana in forma privata: la famiglia Proietti ha deciso di organizzare i funerali lontano dai riflettori della stampa in una parrocchia nella zona di Spinaceto, solo per i parenti e gli amici più intimi.
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