Proseguono ma saranno più «mirate» le ricerche del piccolo Emile, 2 anni, scomparso mentre si trovava dai nonni in un piccolo villaggio di montagna al Vernet, sulle Alpi francesi dell'Alta Provenza.
«Le ricerche proseguono ma adotteremo il dispositivo per renderle più mirate e selettive», ha spiegato il prefetto, Marc Chappuis, dopo 48ore di battute sul territorio del villaggio di 125 abitanti a nord di Digne-les-Bains. «In concreto - ha precisato - sospendiamo le battute e dispieghiamo mezzi specializzati alla ricerca di tracce e indizi».
La zona è stata perlustrata da decine e decine di gendarmi, aiutati da volontari e appoggiate da un elicottero e da unità cinofile, in un perimetro di 5 chilometri attorno al podere che si trova nella zona alta del Vernet, abitata da 25persone, dove il bambino è scomparso dal controllo dei nonni. «In 48 ore - ha spiegato il prefetto - il bambino sarebbe stato trovato all'interno di questi perimetro».
A partire da oggi, la zona sarà «transennata a tutte le persone che non vi abitano». Per il procuratore,Remy Avon, «tutte le ipotesi restano in piedi, nessuna è privilegiata e nessuna è esclusa». Molti i testimoni ascoltati, ma nessun segnale è emerso per spiegare la scomparsa di Emile, che era appena arrivato dai nonni materni per le vacanze. L'ultima volta è stato avvistato da due vicini alle 17 e 15, era da solo in una stradina della zona vicina alla casa dei nonni.
Il piccolo Emile potrebbe essere rimasto vittima di un pirata della strada: un'auto o un trattatore e che primal'ha investito e poi si è sbarazzato del suo corpicino.Questa è la tesi de La Provence, giornale locale, che cita proprie fonti investigative. Ma cosa è davvero successo, dunque, nel pomeriggio di sabato 8 luglio in questo piccolo, e fino a pochi giorni fa, tranquillo villaggio di montagna della Francia?
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