Una bimba di 4 anni ha mangiato del formaggio e si è sentita male, tanto da rendere urgente il ricovero nel reparto di terapia intensiva infantile dell'ospedale di Padova.
Il formaggio è risultato contaminato, tanto che la bimba di origine trentina, è stata colpita da sindrome emolitico-uremica, patologia provocata proprio dal formaggio contaminato da Escherichia coli, prodotto in una malga di Predaia, in provincia di Trento.
La vicenda, che risale allo scorso 20 luglio, sembrava sotto controllo, ma a quattro giorno dall'ingestione, le sue condizioni restano ancora gravi. I carabinieri del Nas, intanto, hanno sequestrato la partita di formaggi e acquisito i documenti in cui sono indicati gli ingredienti e le modalità con cui è stato prodotto.
Le analisi su formaggio e sull'acqua usata per la produzione sono state eseguite dall'Istituto zooprofilattico delle Venezie e per la tutela della salute pubblica, il Dipartimento di prevenzione dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari ha diramato un avviso, ritenendo opportuno che tutte le persone che «hanno acquistato, prima del 14 luglio, prodotti caseari riconducibili alla malga ubicata nel territorio dell'ex Comune di Coredo, non consumino gli alimenti. Ricorda inoltre che i prodotti a base di latte crudo non vanno somministrati ai bambini sotto i 5 anni di età e alle persone anziane».
Il malessere grave accusato dalla bambina di 4 anni è provocato dal batterio Escherichia coli e si trasmette principalmente per via alimentare, quindi mangiando dei prodotti che siano contaminati e provoca sintomi quali diarrea, vomito, intenso dolore addominale, sonnolenza, anuria e astenia.
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