Il neonato ha una "voglia di vino", i genitori optano per il laser. E la mamma finisce sotto attacco sui social

Kingsley è nato sei mesi fa. Sua mamma Brooke Atkins, 33anni, di Gold Coast, Australia, gli hadato il benvenuto piena d'orgoglio e fierezza, nonostante,però, un dettaglio ne avrebbe potutocompromettere la salute di lì a poco.

 Il neonato, al momento della sua venuta almondo, aveva una voglia facciale di importanti dimensioni su metà del suopiccolo volto. La scelta dieliminarla con il laser è costata non pochi insulti alla mamma che, però, hadeciso di raccontare sui social il percorso e i progressi di suofiglio Kingsley, per sensibilizzare su quanto stesse accadendo.

Brooke e il suo compagno Kewene Wallace, 27 anni, hanno notatola voglia di vino sul viso del loro piccolo appena è nato.Le macchie a vino sono anomalie della colorazionecutanea: piatte, rosee, rosse o purpuree, sono presenti allanascita e sono dovute a malformazione dei vasi sanguigni. Inparticolare sopra l'occhio, però, possono esserecollegate al glaucoma e alla sindrome di Sturge Weber. A Kingsleysono stati diagnosticati entrambi. «Le macchie divino sono progressive, nel senso che cambianno e diventano semprepiù scure con il passare del tempo» ha dettoBrooke, che è anche mamma di Amarni, due anni. 

«Il nostro "ragazzo" ne ha passate tante,così come noi, come suoi genitori. Questo non è ilviaggio che avremmo scelto per nostro figlio, ma è ilviaggio che ci è stato dato, per ragioni che noncapirò mai - ha scritto Brooke su Instagram -. Sebbene stia andando allagrande con il lavoro di terapia settimanale, ha ancora convulsioniincontrollabili, letture della pressione oculare alta da glaucoma eproblemi di sviluppo. Purtroppo per quanto raro, ci sono migliaiadi famiglie alle prese con lo stesso viaggio».

Viaggio che continuano a condividere sui social per dare unmessaggio di speranza a chi è nella stessacircostanza. 

Il piccolo, in pochissimi mesi, ha già fatto neimiglioramenti visibili. La macchia iniziale è andata pianpiano scemando e lo si deve proprio all'intervento con illaser. Su un profilo Instagram gestito dai genitori, ma con il nomedel bambino, la famiglia si è raccontata giorno dopo giornoper sensibilizzare chi inizialmente, non conoscendo le complicanzedi tale voglia di vino, abbia pensato che la donna avesse sceltol'opzione laser solo per un fattore puramenteestetico.