Ha molestato e violentato la nipote di soli 14 anni, palpandola e facendo autoerotismo davanti a lei.
Poi, per comprare il suo silenzio, la ricopriva di regali e attenzioni, ma il 60enne non è riuscito a corromperla. E, così, l'uomo è stato condannato a sei anni e mezzo di carcere.
La terribile storia, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, si svolge all'ombra di una tranquilla famiglia della Capitale. Vivevano tutti sotto lo stesso tetto. L'orco, la figlia, il genero e la ragazzina. Il genero, per lavoro, stava fuori casa tutto il giorno e, forse, proprio per questo motivo, avevano deciso di accogliere il nonno nella loro casa.
Aveva tutti i presupposti per essere una convivenza serena, come tante in Italia, ma il pensionato ha iniziato a circuire la nipote. La spiava, la provocava, le parlava in maniera sempre più esplicita. Ha iniziato a nutrire dei desideri morbosi per la sua preda, totalmente inconsapevole di quanto si stesse scatenando nella testa del nonno.
Poi l'aggressione sessuale. La giovane minaccia di raccontare tutto alla mamma, lui preoccupato arretra, ma non si dà per vinto. Comincia a fare tantissimi regali alla ragazzina: vestiti firmati e tanto altro. Cerca di comprare il suo silenzio, ma la vittima, sotto choc, non cede e trova il coraggio di raccontare tutto alla mamma. La figlia dell'uomo, sconvolta, va a denunciare tutto alla Procura. La giovane viene ascoltata e riferisce tutto quello che è accaduto agli inquirenti.
Accuse pesanti, che vengono considerate attendibili e il 60enne viene iscritto al registro degli indagati con l'accusa di violenza sessuale. Poi, al processo, cerca di difendersi e chiede perdono a sua nipote, ma i giudici lo condannano e, adesso, dovrà scontare 6 anni e 11 mesi di carcere, risarcendo una famiglia distrutta dal suo gesto.
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