Tragedia in provincia di Alessandria.
Un bambino di 9 anni è morto a seguito di una puntura di un calabrone. La giovane vittima, originario di Norimberga, in Germania, era in vacanza con i genitori a Costa Vescovato, quando ha avuto uno choc anafilattico.
Il tragico episodio è accaduto nella zona della Cooperativa Valli Unite dove la famiglia del ragazzino alloggiava. Dalla città tedesca erano giunti nell'Alessandrino perché la mamma del piccolo aveva voluto ritornare nei luoghi dove aveva a sua volta trascorso alcune estati dell’infanzia.
Sconvolta la comunità locale, il sindaco Ottavio Rube conosce molto bene la madre del piccolo: «Quando veniva qui da bambina, giocava con mia figlia» e spiega che i familiari della vittima erano a conoscenza dell’allergia al polline di cui soffriva il ragazzino ma pensavano fosse l’unica.
Il piccolo è andato in arresto cardiaco per il veleno iniettato dall’insetto, per qualche istante il cuore ha ripreso a battere, tanto che il bambino è stato intubato e trasferito all’Ospedale Infantile di Alessandria, ma poi non c’è stato più nulla da fare ed è stata dichiarata la morte cerebrale. I genitori hanno acconsentito all’espianto degli organi che è già stato eseguito.
«Dopo quanto è accaduto abbiamo ispezionato l'area della cooperativa e abbiamo distrutto due nidi di calabroni e uno di vespe, ma nell'agricampeggio, dove il bambino è stato punto, non c'erano nidi - aggiunge il primo cittadino -. È stato un calabrone di passaggio. Questo è il momento in cui fanno i nidi nei tronchi delle piante e ce ne sono tanti perché fa molto caldo».
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