lunedì 7 agosto 2023

Spara alla figlioletta di 4 mesi poi si uccide: ​l'oncologa Krystal Cascetta aveva 40 anni


 


Secondo quanto ricostruito dalla polizia, si tratterebbe di un omicidio suicidio


A compiere il doppio tragico gesto, nei confronti prima della figlia di appena quattro mesi e poi nei suoi confronti, è stata una oncologa di New York. Era considerata molto promettente e brillante, una delle migliori, e aveva solo 40 anni.



La tragica storia che proviene da oltre oceano ha scosso la comunità a stelle e strisce e, adesso, la notizia sta facendo il giro del mondo. La donna, Krystal Cascetta, ha sparato alla sua bambina e, poi a sé stessa.



Si tratta della dottoressa Krystal Cascetta, medico oncologo presso il Mount Sinai Hospital, che ha sparato al suo bambino e poi a sé stessa nella casa di famiglia sabato mattina presto, secondo la polizia.

È successo a Somers, una città a circa 50 miglia a nord-est di New York, intorno alle 7 del mattino di sabato, ha dichiarato la polizia di Stato di New York. Le autorità stanno indagando sull'incidente e dagli investigatori trapela che «la scena è compatibile con un omicidio suicidio». 



Non è chiaro se qualcun altro fosse in casa in quel momento. Un portavoce della polizia non ha risposto immediatamente alle domande. Cascetta che era un'esperta nella cura di tumori al seno, alle ossa, ginecologici e gastrointestinali, viveva in una casa da un milione di dollari con Tim Talty, suo marito. I due si sono sposati nel 2019 durante una celebrazione a Greenpoint, Brooklyn, dopo un matrimonio che Talty ha descritto sui social come «così speciale».



Talty ha un'azienda di barrette energetiche, chiamata Talty Bar. Sui profili social compare anche Krystal: il marito scriveva come la moglie lo aiutasse, da medico, a creare i prodotti migliori, più sani e nutrienti. 

Cascetta era un'ematologa e oncologa medica certificata a New York, specializzata in cancro al seno. Si era laureata in medicina all'Albany Medical College, dove era stata inserita nella Gold Humanism Honor Society per aver dimostrato eccellenza nell'assistenza clinica umanistica, leadership, compassione e dedizione al servizio.



In una biografia di Cascetta, viene descritta come un'appassionata di corsa e fitness. Chi l'ha conosciuta dice anche che essere un medico «era nel suo DNA» e che da bambina era solita avvolgere le sue bambole in una garza. Quando frequentava la terza media, la migliore amica di sua madre è morta di cancro al seno e si dice che questo evento l'abbia spronata a intraprendere la carriera medica. Cascetta era membro dell'American Society of Clinical Oncology e dell'American Society of Hematology. 

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