Alessandro Izzi aveva undici mesi ed è morto all'asilo nido venerdì pomeriggio. Il suo cuoricino ha smesso di battere all'improvviso per ragioni ancora da chiarire.
Forse soltanto l'autopsia potrà chiarire le ragioni della tragedia che ha sconvolto una famiglia a Porcellengo di Paese, nel Trevigiano. la Procura di Treviso, come riporta il Gazzettino, hha aperto un fascicolo per omicidio colposo, indagando chi doveva sorvegliare i piccoli. E disposto l’autopsia sul corpicino. Un atto dovuto, per far luce sulla tragedia del bimbo non si è più risvegliato dal riposino pomeridiano. Quando le maestre sono andate a svegliarlo, lui non respirava più e non aveva battito. Ogni tentativo di rianimarlo è stato vano.Nel registro degli indagati verranno iscritti i nomi delle maestre che in quel momento avevano responsabilità di sorveglianza sui bimbi. Oltre ai responsabili della struttura, in attesa di accertare i ruoli. «Si tratta di un atto a garanzia delle persone coinvolte, in modo che possano partecipare con un loro consulente agli accertamenti che verranno disposti» spiega il procuratore Marco Martani.
«Dirimente sarà l’autopsia che permetterà di stabilire le cause della morte - prosegue il capo della Procura -. In base all’esito si accerteranno eventuali responsabilità». Soltanto l’esame post mortem - che potrebbe essere disposto dal pm già nelle prossime ore - permetterà di capire se Alessandro è stato vittima della cosiddetta “morte in culla” - impossibile da prevedere - oppure se le cause siano altre.
E in questo caso ci sia stata una qualche responsabilità o omissione da parte del personale. La stanza in cui il piccolo dormiva è stata messa sotto sequestro: tra venerdì e sabato i carabinieri hanno fatto i primi accertamenti, ma la Procura potrebbe disporne altri.
Aessandro Izzi, 11 mesi, è morto nel pomeriggio di venerdì 29 settembre all'asilo nido privato "Raggio di Luna" di Porcellengo di Paese. Attorno alle 15 il suo cuore ha smesso di battere, per ragioni ancora da chiarire: potrebbe trattarsi della cosiddetta "morte in culla", ma soltanto l'autopsia potrà fare chiarezza su quanto accaduto. E' stato trovato privo di vita dalle responsabili del nido quando, nel pomeriggio, si erano avvicinate alla culla per svegliarlo dopo il riposino.
Sconvolti i genitori, Kevin e Laura, poco più che trentenni, residenti a Castagnole con il loro piccolo, costretti a ricorrere alle cure mediche dopo aver appreso la drammatica notizia. I militari dell’Arma hanno compiuto un lungo sopralluogo all’interno della struttura nel corso della giornata di sabato.
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