I giudici della Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo hanno respinto la richiesta dei genitori di Indy, una bambina di 7 mesi gravemente malata, di continuare il trattamento di supporto vitale.
Dean Gregory e Claire Staniforth, i genitori della piccola, avevano perso le battaglie legali a Londra e così hanno scelto l'ultima strada possibile, quella europea, affinché considerassero il caso di loro figlia.
Ma per Indy, vittima di una malattia mitocondriale sin dalla nascita, si sono chiuse tutte le porte possibili. I genitori si sono opposti alla sentenza secondo cui i medici avrebbero potuto ritirare il sostegno vitale alla bimba: «Come genitori crediamo sia nostro dovere fare tutto il possibile per proteggere nostra figlia, ma abbiamo il cuore spezzato perché i tribunali e il servizio sanitario nazionale non stanno facendo di più per aiutarci», le parole dei genitori della bambina ai media inglesi.
La malattia che ha colpito Indy impedisce alle cellule del corpo di produrre energia e secondo il servizio sanitario nazionale la condizione è incurabile. Il trattamento contro il dolore è quindi inutile ai fini di una guarigione che non potrà arrivare.
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