domenica 26 novembre 2023

Donna incinta aggredita dall'ex fidanzato e dai familiari di lui: emesse 9 misure cautelari. ​L'uomo non accettava la fine della relazione


 


Ancora una storia di violenza ai danni di una donna. Hanno poco più di 20 anni e appartengono a un ambiente sociale non elevato il ragazzo e la ragazza protagonisti di questa storia di ordinaria violenza contro le donne. 



A Catanzaro, in un quartiere periferico della città, i carabinieri hanno arrestato un giovane con l'accusa di avere messo in atto "reiterati comportamenti violenti" nei confronti dell'ex fidanzata, senza curarsi del fatto, tra l'altro, che la giovane fosse incinta. Emesse in totale nove misure cautelari.



A fare scattare le indagini è stata la denuncia presentata dalla donna, stanca di subire le vessazioni da parte dell'ex fidanzato, che non accettava ostinatamente la fine della relazione dopo che lei, proprio a causa delle violenze che subiva ripetutamente, aveva deciso di lasciarlo.



I familiari del giovane arrestato, anziché tranquillizzarlo ed indurlo alla ragione, lo hanno spalleggiato e sostenuto, arrivando addirittura ad accompagnarlo in occasione dell'ultimo, ennesimo episodio di minacce e violenza. In otto, tra cui gli stessi genitori, un fratello, una sorella e gli zii del ragazzo, lo hanno accompagnato fin sotto casa dell'ex fidanzata per rivolgere alla giovane ulteriori minacce e violenze verbali.



É stato determinante, a quel punto, l'intervento quanto mai tempestivo dei carabinieri, che hanno stoppato l'ennesima intimidazione ai danni dell'ex fidanzata da parte del "bravo ragazzo" e dei suoi parenti, conducendo tutti in caserma.



L'informativa presentata dai militari alla Procura ha portato così ad una richiesta di emissione, accolta dal Gip, di un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico del giovane, per il quale è stata anche disposta l'applicazione del braccialetto elettronico, e di otto divieti di avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi da lei frequentati per i familiari del ragazzo. A tutte le persone destinatarie delle misure cautelari vengono contestati i reati di atti persecutori, minacce e lesioni personali aggravate.

É finito così l'incubo vissuto dalla giovane vittima delle violenze, che potrà così attendere serenamente la nascita del figlio, frutto di una relazione difficile ma non per questo meno desiderato.

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